Préface
L’Amfiparnaso, commedia armonica d’Orazio Vecchi di Modena, novamente posta in luce
Vecchi, Orazio
Éditeur scientifique : Decroisette, Françoise
Description
Auteur du paratexteVecchi, Orazio
Auteur de la pièceVecchi, Orazio
Titre de la pièceL’Amfiparnaso, commedia armonica d’Orazio Vecchi di Modena, novamente posta in luce
Titre du paratexteAi lettori
Genre du textePréface
Genre de la pièceCommedia in musica
Date1594
LangueItalien
ÉditionVenezia, appresso Gardano, 1597, in-4. (Numérisation en cours)
Éditeur scientifiqueDecroisette, Françoise
Nombre de pages1
Adresse source
Fichier TEIhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/tei/Vecchi-Amfiparnaso-Preface.xml
Fichier HTMLhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/html/Vecchi-Amfiparnaso-Preface.html
Fichier ODThttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/odt/Vecchi-Amfiparnaso-Preface.odt
Mise à jour2012-12-04
Mots-clés
Mots-clés français
GenreComédie en musique
SujetActions de l’homme privé
DramaturgieDépassement des règles ; adaptation de l’intrigue à la mise en musique
ActionReprésentée / suggérée ; action comique / expression musicale
ComédiensConseils aux chanteurs
RéceptionPouvoir de la parole chantée sur le spectateur ; public courtisan cultivé / public ignorant ; critiques ignorants
FinalitéUtilité et plaisir ; moralité et émotion ; satire des mœurs et rire
ExpressionDifférence parlé / chanté ; réduction nécessaire du texte
Relations professionnellesCompositeur / chanteur ; compositeur / critiques
ActualitéInvention de la comédie en musique
Mots-clés italiens
GenereCommedia in musica
ArgomentoAzioni dell’uomo privato
DrammaturgiaSuperamento delle regole ; adattamento dell’intreccio all’intonazione musicale
AzioneRappresentata / suggerita ; azione comica / espressione musicale
AttoriConsigli ai cantanti
RicezionePotere della parola cantata sullo spettatore ; pubblico cortegiano dotto / pubblico ignorante ; critici ignoranti
FinalitàUtile e diletto ; moralità e affetto ; satira dei costumi e riso
EspressioneDifferenza tra parlato e cantato ; necessaria riduzione del testo
Rapporti professionaliCompositore / cantante ; compositore / critici
AttualitàInvenzione della commedia in musica
Mots-clés espagnols
GéneroComedia con música
TemaAcciones del hombre privado
DramaturgiaSuperación de las reglas ; adaptación de la intriga a la música
AcciónRepresentada/ sugerida ; acción cómica / expresión musical
Actor(es)Consejos a los cantores
RecepciónPoder de la palabra cantada sobre el espectador ; público cortesano culto / público ignorante ; críticos ignorantes
FinalidadDeleitar aprovechando ; moralidad y emoción ; sátira de las costumbres y risa
ExpresiónDiferencia hablado / cantado ; reducción necesaria del texto
Relaciones profesionalesCompositor/ cantor ; compositor / críticos
ActualidadInvención de la comedia con música
Présentation
Présentation en français
Présentation en italien
Texte
Afficher les occurrences dans les notes
Ai Lettori, Orazio Vecchi
{NP1} Le troppo smoderate e spesse facezie che si veggono1 in molte commedie dei nostri tempi introdotte2, più tosto per cibo che per condimento3, hanno cagionato che quando si dice commedia pare che si voglia dire un passatempo buffonesco4. E pur sono errati quelli che danno a cosí grazioso poema5 titolo cosí poco degno ; percioché egli, essendo fatto con le debite regole, se si riguarda bene a dentro la sostanza sua, rappresenta sotto diverse persone quasi tutte le azioni dell’uomo privato6, là onde come specchio dell’umana vita7 ha per fine non meno l’utile che il diletto8, e non il movere solamente a riso, come forse alcuni si faranno a credere che sia per fare questa mia commedia musicale9, non mirando punto al convenevole. È ben vero che il giovamento di essa sarà alquanto rimesso e minor di quello della semplice commedia10, perché, dovend’io drizzare il canto più tosto all’affetto che alla moralità, mi è convenuto far gran risparmio di sentenza11. E però l’azione è più breve del dovere, perché, essendo il nudo parlare più spedito del canto unito alle parole, non era bene discendere a certi particolari della favola12, accioché l’udito non si stancasse prima che giungesse al fine, tanto più non essendo tramezzato la musica dalla vaghezza della vista, in modo tale che l’un senso venga ricreato dalla vicessitudine dell’altro13. Ma chi desiderasse di più in questa azione, rimetta ogni mancamento al presupposto sottointeso di dentro, e non espresso di fuori, che cosí si formerà nell’idea una favola compiuta. Percioche si come quel pittore14, che dentro a picciola tavoletta rinchiuder vuole un gran numero di figure, forma le principali, come più riguardevoli, di corpo intiero, e le men degne insino al petto, altre dal capo in su, e altre a pena comprensibili di vista per la sommità dei capelli, finalmente il rimanente della moltitudine quasi da gl’occhi altrui lontano mischia insieme, sì io alcune parti di questa mia commedia armonica, che necessariamente sono richieste, rappresenterò pienamente, altre tratterò con modo più ristretto, e altre accennerò solo15. Poscia quelle che rimangono, si come non passerò con silenzio, così farò di loro un miscuglio. E perché a simili rappresentazioni16 suol concorre una gran parte di quelli che non sanno, se ve ne sarà alcuno che voglia ancor esso giudicare e produrre in mezzo il suo parere, così fatti uomini di grazia17 si contentino d’essere ascoltatori, e non giudici, e imparino che molti sanno opporre, e pochi comporre. Ma parlando in generale dico che nell’opera mia saranno alcune cose che non finiscano di soddisfare a gl’intendenti, essi dovranno ridurre al perfetto loro l’imperfetto di lei, tanto più ch’essendo questo accoppiamento di Commedia e di Musica non più stato fatto, ch’io mi sappia, da altri, e forse non immaginato, sarà facile aggiungere molte altre cose per dargli perfezione. Et io intanto devrò essere, se non lodato, almeno non biasimato nell’invenzione, non parendomi dare repulsa a quei pensieri musicali che per naturale inclinazione mi s’offrono all’intelletto18. Né resterò di dire che molti musici si propongono nella mente assai perfette le cose che vogliono vestir di musica19, ma, ridotte all’atto esteriore, bene spesso non corrispondono all’intenzione. In modo tale che si può sempre andar loro aggiungendo qualche grado di perfezione. Conchiudo per tanto ch’io non ho composto questo mio Amfiparnaso nè per gl’indotti temerarii, nè per li dotti severi, perché quelli non intendono e questi non degnano. Potrebbe avvenir ancora (com’è natural costume) che quegli che non sapranno questa mia commedia cantare siano per biasimarla, ma sappiano essi ch’ogni soggetto, che s’è composto in essa, è drizzato al suo proprio effetto ; il quale debb’esser trovato e conosciuto dal prudente cantore20, e espresso bene, e con ordine, per dar spirito alla composizione21. Ma comunque si sia, prometto a gli svogliati d’invitargli tosto al mio CONVITO Musicale22, che forse alcuna vivanda in esso si potrebbe trovare a gusto.