Préface.
Il pastore d’Anfriso. Tragedia pastorale per musica da rappresentarsi nel teatro Grimano di San Gio. Grisostomo l’anno MDCXCV. Dedicata all’altezza serenissima di Carlo Filippo, principe di Margravio di Brandeburg ecc.
Frigimelica Roberti, Girolamo
Éditeur scientifique : Zucchi, Enrico
Description
Auteur du paratexteFrigimelica Roberti, Girolamo
Auteur de la pièceFrigimelica Roberti, Girolamo
Titre de la pièceIl pastore d’Anfriso. Tragedia pastorale per musica da rappresentarsi nel teatro Grimano di San Gio. Grisostomo l’anno MDCXCV. Dedicata all’altezza serenissima di Carlo Filippo, principe di Margravio di Brandeburg ecc.
Titre du paratexteL’autore a chi legge
Genre du textePréface.
Genre de la pièceTragedia pastorale per musica
Date1695
LangueItalien
ÉditionVenezia : Niccolini, 1695, in-4°
Éditeur scientifiqueZucchi, Enrico
Nombre de pages4
Adresse sourcehttp://bibliotecaestense.beniculturali.it/info/img/lib/i-mo-beu-70.g.2.8.html
Fichier TEIhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/tei/frigimelica_pastore_anfriso_esp.xml
Fichier HTMLhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/html/frigimelica_pastore_anfriso_esp.html
Fichier ODThttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/odt/frigimelica_pastore_anfriso_esp.odt
Mise à jour2016-03-02
Mots-clés
Mots-clés français
GenreTragédie pastorale
SourcesOvide ; Métamorphoses ; Aristote
SujetMythique (fable d’Apollon) ; tragique et pastoral ; amour
DramaturgieRespect des règles ; merveilleux ; adaptation de sujets épiques
ActionFable double ; péripétie ; deus ex machina ; fin tragique.
Personnage(s)Bergers ; nymphes (Daphné et Clytie) ; dieux (Apollon)
FinalitéPoétique : créer un nouveau modèle de tragédie avec les bergers.
Relations professionnellesL’auteur favorise la capacité d’un acteur à représenter les scènes de folie.
AutrePorosité des genres (pastorale, tragédie, épique)
Mots-clés italiens
GenereTragedia pastorale
FontiOvidio ; Metamorfosi ; Aristotele
ArgomentoMitico (favola di Apollo) ; tragico e pastorale ; amore
DrammaturgiaRispetto delle regole ; meraviglioso ; adattamento di soggetti epici
LuogoCampagna della Tessaglia
TempoDell’azione / della rappresentazione.
AzioneFavola doppia ; ravviluppata ; deus ex machina ; fine tragica.
Personaggio(i)Pastori ; ninfe (Dafne e Clizia) ; divinità (Apollo).
FinalitàPoetica : creare un nuovo genere di poesia, la tragedia pastorale
Rapporti professionaliL’autore inserisce un momento di pazzia per assecondare l’abilità di un attore.
AltriContaminazione di generi (pastorale, tragedia, epica)
Mots-clés espagnols
GéneroTragedia pastoril
FuentesOvidio ; Metamorfosis ; Aristóteles
TemaMítico (fábula de Apolo) ; trágico y pastoril ; amor
DramaturgiaRespeto de las reglas ; maravilloso ; adaptación de sujetos épicos
AcciónFábula doble ; peripecia ; deus ex machina ; final trágico
Personaje(s)Pastores ; ninfas (Dafné y Clitia) ; dioses (Apolo)
FinalidadPoética : crear un nuevo modelo de tragedia con los pastores
Relaciones profesionalesEl autor favorece la capacidad de un actor de representar las escenas de locura
OtrasPorosidad de los géneros (pastoril, trágico, épico)
Présentation
Présentation en français
Avec Il pastore d’Anfriso Frigimelica Roberti s’éloigne du genre de la tragédie en musique pour essayer une nouvelle route, un genre à son avis jamais connu auparavant, la «tragédie pastorale». Le sujet est tiré des Métamorphoses d’Ovide (I, 434-567; IV, 206-270), et se compose d’une double histoire: dans la première partie est représenté l’amour malheureux d’Apollon pour Dafni, qui se transforme en laurier pour échapper le dieu qui passait ses journées sur la terre comme un pasteur; dans le deuxiéme est évoqué l’amour funeste pour Apollon de la nymphe Clizia, enfin converti dans un tournesol.
Dans l’avis au lecteur Frigimelica Roberti réfléchie sur l’inédite combinaison du drame pastoral et du tragédie, et détecte, en se référant à la Poétique d’Aristote – référence constante de ses essais critiques – les différentes caractéristiques des deux genres, c’est à dire les caractères et les passions à susciter dans la représentation. Le raisonnement de l’auteur ne semble pas très original, car on trouve différents auteurs, de Guarini à Crescimbeni, qui ont tenté de donner dignité tragique au tragicomédie pastorale, parfois en assignant aux bergers protagonistes une nature semi-divine, parfois en poursuivant un style grave, capable de figurer héroïquement le sentiment d’amour. Cependant, la solution avec Frigimelica Roberti fuse ces deux genres est vraiment originale, puisqu’elle est déterminée uniquement par le sujet, intrinsèquement doté d’un double caractère, tragique et pastorale.
Le librettiste discute ensuite les propriétés de son drame (double, avec péripétie mais sans reconnaissances, catastrophe, résolution par un deus ex machina), montrant une profonde connaissance de la Poétique d’Aristote, avec lequel Frigimelica Roberti dialogue tout au long de l’introduction. Cette maîtrise des outils et théoriques et critiques n’est pas séparée, cependant, d’un sensibilité purement scénique et théâtrale, qui conduit l’auteur à insérer une scène de folie pour favoriser les compétences spécifiques de l’un des acteurs.
Enfin, il ya la référence à un troisième genre impliqué dans la rédaction du texte, c’est à dire l’épopée, emprunté à la source héroïque d’Ovide. Le processus d’hybridation et l’anxiété de tenter toutes les solutions tragiques offertes par le traité d’Aristote qu’on peut reconnaître dans l’écriture du Pastore d’Anfriso démontre la dépendance de l’auteur à une culture littéraire encore profondément influencé par la période baroque.
Présentation en italien
Texte
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{6} L’autore a chi legge
Il pensiero d’esporre su la magnificenza del teatro Grimano una pastorale non fu mio disegno, ma di chi ha tutta l’autorità sul teatro, e sul mio volere1. In tale stato per corrispondere alla maestà del luogo, e per non espormi al confronto delle tre famose nostre Pastorali, mi sono ingegnato di tentare, sto per dire un impossibile, e questo si è la Tragedia Pastorale, poema, per quel ch’io so, novissimo in tutte le lingue2. Chi guarda nelle regole universali dell’arte presto comprende la gran difficoltà d’accopiare il pastorale col tragico, tanto a risguardo delle persone da imitarsi, quanto delle passioni da moversi. È {7} malagevole il ritrovare tra l’umiltà de Pastori la grandezza richiesta dalla Tragedia, e d’unire con la pastorale piacevolezza, i tragici avvenimenti. La favola d’Apollo pastore è forse l’unica nel soministrare un soggetto pastorale e sublime3. E gli amori suoi con Dafne, e con Clizia suggeriscono e passioni, ed accidenti che possono convenire alla tragedia senza offendere la pastorale delicatezza4. Tanto più quanto che la compassione, e ’l terrore, tutto che il dramma sia di fine infelice, vien radolcito per quanto si può dal maraviglioso introdotto col verisimile d’una deità operante5.
L’essere queste favole assai volgari, e trattate con tanta eccellenza da Ovidio nell’epico delle Metamorfosi6, e forse da altri nel drammatico, non può offendere in parte alcuna la presente mia invenzione, quando per altro sia ben fatta. Dice Aristotile che dall’Iliade di Omero e dall’Odissea si possono cavar più tragedie7, ed in altro luogo insegna che chi fa il nodo e la soluzione di quello è l’autore della favola, onde la stessa azione può trattarsi da vari autori, ed esser in tutti differente {8} purché il nodo, e la soluzione sia diversa8. Così i tragici antichi s’avvolgevano attorno a pochi casi, e molti trattavano gli stessi argomenti ; sicché questa è una verità insegnata dalla dottrina, e confermata dalla esperienza.
Di tutte queste favole adunque, se n’è fatta una sola con un particolar nodo, e soluzione, come sarà facile il vedere nel dramma, il quale in sostanza partecipa di varie spezie9. Egli si può dire di favola doppia, perché ha due ravvolgimenti senza danno dell’unità. Tiene del ravviluppato, perché ha persone occulte, ma delle ravviluppate però che non si sciolgono con la ricognizione. E poi anche di quella sorte che sono sciolte per macchina, e sono in parte fondate sul verisimile maraviglioso. Potrebbono nascere vari dubbi, e questioni sopra lo scioglier con macchina, e circa le trasformazioni, ma non è tempo, né luogo di discorrerne. In molti drammi, sono contro l’arte, in alcuni sono secondo l’arte. Mi pare che nel presente caso potrei sostenere che non ripugnino alle regole10.
{9}Per una delle infelicità della tragedia s’è introdotta la pazzia per la singolare abilità di chi deve rappresentarla. Non è però senza esempio de’ buoni antichi. Basta raccordarsi dell’Oreste, e dell’Ercole Furioso11. È poi condotta con modo e cagioni molto diverse come è facile da comprendersi.
Voi già vedete benissimo il modello dell’opera, la novità e la differenza da tutti gli altri drammi, e spezialmente dalle nostre pastorali, e nella favola ch’è l’anima del poema, e particolarmente nella catastrofe del fine infelice, parte tanto essenziale della favola, e per conseguente ne’ costumi, nella sentenza, e nella locuzione, che sono le viscere, e le sue membra12.
Tanto basti avervi detto così come in abbozzo quanto è necessario ad aprirvi il mio disegno, per altro non mi resta più che mettermi innanzi a miei drammi dopo il proemio dell’Irene13. Al lettore discreto è quanto basta. Al poco discreto tutto è superfluo.