Description
Auteur du paratexteBelando, Vincenzo
Auteur de la pièceBelando, Vincenzo
Titre de la pièceGli Amorosi inganni
Titre du paratexteDel Signor Fulvio Angelucci Fermiano ; Risposta dell’autore ; Del Signor Francesco Scolari Siciliano
Genre du textePièces poétiques
Genre de la pièceComédie
Date1609
LangueItalien
ÉditionParigi, David Gillio, 1609, in-12°. (Numérisation en cours)
Éditeur scientifiqueSpanu Fremder, Silvia
Nombre de pages2
Adresse source
Fichier TEIhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/tei/Belando-AmorosiInganni-Poetiques.xml
Fichier HTMLhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/html/Belando-AmorosiInganni-Poetiques.html
Fichier ODThttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/odt/Belando-AmorosiInganni-Poetiques.odt
Mise à jour2013-01-20
Mots-clés
Mots-clés français
GenreComédie
SujetTromperies amoureuses
DramaturgieAction moralisatrice / plaisir
RéceptionComédie adressée aux amants, surtout aux femmes
FinalitéSource d’enseignements pour les amants
ExpressionPlurilinguisme
Mots-clés italiens
GenereCommedia
ArgomentoInganni amorosi
DrammaturgiaAzione moralizzatrice / piacere
RicezioneCommedia indirizzata agli amanti, specie le donne
FinalitàFonte d’insegnamento per gli amanti
EspressionePlurilinguismo
Mots-clés espagnols
GéneroComedia
TemaEngaños amorosos
DramaturgiaAcción moralizadora / placer
RecepciónComedia dirigida a los amantes,sobre todo a las mujeres
FinalidadFuente de enseñanza para los amantes
ExpresiónPlurilingüismo
Présentation
Présentation en français
Loin d’être de simples compositions poétiques annexées dans le seul but d’agrémenter l’édition de la pièce, ces trois textes font partie des quatre groupes de textes liminaires que Vincenzo Belando insère avant sa comédie Les Tromperies amoureuses, dans l’édition de 1609. Leur contenu permet de les considérer comme des textes complexes non comme de simples compositions ornementales annexées à l’édition de la comédie. Le premier poème, écrit sous le pseudonyme de Fulvio Angelucci Fermiano, met en avant le but moralisateur de la pièce, par opposition à la comédie des masques qui a pour seul but de divertir. Nous retrouvons le même thème dans le troisième poème, où Belando souligne encore l’influence positive de sa comédie et l’enseignement dont elle est porteuse. Enfin, dans le troisième poème, signant cette fois Francesco Scolari, Belando exalte le plurilinguisme de la pièce, en particulier l’utilisation combinée de cinq langues différentes. En outre, ce dernier texte contraste radicalement avec la dédicace adressée à Gabriel de Guénégaud1, où l’auteur, de façon totalement rhétorique, adopte une attitude très humble et modeste, professant son « ignorance ». Ici, au contraire, la composition poétique a pour but premier d’exalter et sublimer la pièce, et surtout son auteur
Présentation en italien
Questi tre componimenti poetici fanno parte dei quattro diversi gruppi di testi testi liminari che precedono la commedia de Gli Amorosi inganni, pubblicata da Vincenzo Belando nel 1609. Il loro contenuto permette di considerarli come testi più complessi rispetto a semplici composizioni ornamentali annesse all’edizione della commedia. Nel primo testo, che Belando firma con lo pseudonimo di Fulvio Angelucci Fermiano, l’autore sottolinea il carattere moraleggiante dei suoi Amorosi inganni, opposto a quello della commedia delle maschere, il cui unico scopo è di divertire. Ritroviamo poi lo stesso tema anche nella poesia successiva, dove Belando torna a lodare l’insegnamento e i contenuti morali positivi di cui la propria commedia è intrisa. Nell’ultima poesia, dietro la firma di Francesco Scolari, Belando ne esalta il plurilinguismo e l’uso incrociato di cinque lingue diverse. Questo testo contrastra radicalmente con la dedica a Gabriel de Guénégaud2, dove l’autore, in modo del tutto retorico, adottava un atteggiamento estremamente umile e modesto, professando la propria ignoranza. Qui, al contrario, la composizione poetica ha per scopo di esaltare e sublimare la commedia e soprattutto l’autore.
Texte
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DEL SIGNOR FULVIO ANGELUCCI FERMIANO3
{NP 7} Quest’Inganni amorosi, onde scrivete
Non sono inganni, ma fidate scorte,
Che guidano al sentier, ch’apron le porte
Del ben viver, e norma qui ponete ;
5 Anzi son pur inganni, ond’adducete
I più schivi a fuggir ben aspra sorte,
Ed a sprezzar a più timidi morte,
Ed a pronti, ed a libertini il fren mettete
Però se brama ogn’uomo uscir d’affanni,
10 E di fuggir felice i gravi errori
Legga sovente Gli Amorosi inganni.
O vaghi amanti, o pargoletti amori
Donate al buon Belando i divi scanni,
Imprimendogl’al cor celesti ardori.
RISPOSTA DELL’AUTORE
Tra l’oblio corro, e vorrei fuggir Lethe,
E di gl’inganni uscir con fide scorte;
Ma son chiuse al saper per me le porte,
Ne posso tal venir, qual voi pur siete;
5 Mi struggo, e muoio nell’ardente sete
Di virtute, che fura l’uomo a morte:
{NP 8}Ma m’è contrario il tempo, e la mia sorte
Fa ch’io non aspiri all’alte mete;
Voi pur volete ch’eschino d’affanni
10 Gl’amanti ciechi, e da i profondi orrori
Co’l lume sol de’ miei scenici inganni.
Ciò saria ver, se come voi d’errori
Privo io ne fosse, a i gloriosi scanni
All’or aspirerei, e a gl’alti cori.
DEL SIGNOR FRANCESCO SCOLARI4 SICILIANO
Né con bronzi pitture, parii marmi
Sublimar uomo al ciel a voi simile?
Ne men co’l verso mio si basso, e vile,
Ancor che fosser di Virgilio i carmi,
5 Né i vanni a volo posso tanto alzarmi,
Per alzar voi dal Gange, Batro, e Tile.
Quel bel mescuglio vago della scena
Di cinque lingue, ove mostrate come
Deve ogn’amante uscir di grave pena,
10 E quelle donne, che son vinte e dome
D’amor oppresse, e legate in catena,
Posson scarcar giù l’amorose some.