Dédicace
Sant’Orsola in Brettagna, tragedia o vero rappresentazione
Ricuperati, Piero
Éditeur scientifique : Zanin, Enrica
Description
Auteur du paratexteRicuperati, Piero
Auteur de la pièceMercati, Guidobaldo
Titre de la pièceSant’Orsola in Brettagna, tragedia o vero rappresentazione
Titre du paratexteAl reverendissimo monsignore mio signore colendissimo il signore Ottavio Abioso, vescovo eletto di Pistoia
Genre du texteDédicace
Genre de la pièceTragedia
Date1585
LangueItalien
ÉditionFlorence, Bartolomeo Sermartelli, 1585 (numérisation en cours)
Éditeur scientifiqueZanin, Enrica
Nombre de pages5
Adresse source
Fichier TEIhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/tei/Mercati-SantOrsola-Dedicace.xml
Fichier HTMLhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/html/Mercati-SantOrsola-Dedicace.html
Fichier ODThttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/odt/Mercati-SantOrsola-Dedicace.odt
Mise à jour2014-03-14
Mots-clés
Mots-clés français
GenreTragédie
SourcesHagiographie
SujetVies de saints
DramaturgieFiction et histoire ; matière et effets de la tragédie
RéceptionHistoire éditoriale
FinalitéConsolation et édification
Mots-clés italiens
GenereTragedia
FontiAgiografia
ArgomentoVite di santi
DrammaturgiaStoria e finzione ; materia e effetti della tragedia
RicezioneStoria dell’edizione
FinalitàConsolazione ed edificazione
Mots-clés espagnols
GéneroTragedia
FuentesHagiográficas
TemaVidas de los santos
DramaturgiaFicción e historia ; materia y efectos de la tragedia
RecepciónHistoria editorial
FinalidadConsuelo y moralidad
Présentation
Présentation en français
Un autre thème effleuré par cette dédicace est celui des effets de la représentation. Ricuperati prétend que la tragédie est efficace, parce qu’elle suscite la « consolation » de ceux qui contemplent les mystères divins. Il attribue à la tragédie sacrée une finalité distincte. La tragédie ne doit pas susciter la crainte et la pitié, mais éveiller chez le spectateur véritablement converti un sentiment de consolation, c’est-à-dire la révélation que les « mystères divins » qu’il contemple sont effectivement efficaces et réels. Ricuperati montre donc comment la tragédie opère une forme de distinction entre ceux qui comprennent la vérité de la pièce et ceux qui, éloignés des mystères divins, ne peuvent pas l’atteindre. L’auteur invite le spectateur à se ranger du côté de ceux qui sont aptes à recevoir la « consolation » due à leur piété. Cette réflexion sur l’efficacité propre aux pièces religieuses est relativement commune dans les tragédies sacrées de l’époque, mais, dans cette dédicace, Ricuperati choisit de ne pas évoquer des catégories aristotéliciennes, comme la « pitié » et la « compassion », courantes dans les traités et les dédicaces, pour traiter de l’effet spécifique à la tragédie spirituelle de Mercati, fondée sur la « consolation », et donc aussi bien morale que pathétique. Toutefois, il est fort probable que la mort de l’auteur, évoquée par Ricuperati, n’a jamais permis à Sainte Ursule de monter sur scène et donc de vérifier ou d’invalider les hypothèses formulées par la dédicace.
Présentation en italien
Texte
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Al reverendissimo monsignore mio signore colendissimo il signore Ottavio Abioso3, vescovo eletto di Pistoia
[NP1] Perché non meno per divine, che umane leggi, ci viene reverendissimo monsignore espressamente comandato, che esseguire si devino4 da chi s’aspetta l’ultime volontà di coloro, che sopraggiunti da Morte, non hanno potuto mandare ad effetto le lodevoli imprese, che in vita disegnate aveano. Vengo ora a soddisfar un debito, a cui più tempo fa rimasi obbligato con V[ostra] S[ignoria] Reverendissima. Percioché dopo l’immatura [NP2] morte de M. Guidobaldo Mercati5, à me non tanto d’affinità, quanto di strettissima intrinsichezza congiunto, essendomi rimasto nelle mani il martirio di S. Orsola rappresentato da lui nella presente tragedia, perche io in nome suo dedicar la dovesse à V[ostra] S[ignoria] Reverendissima, grave fallo in vero, sarebbe stato il mio, se avessi mancato d’esseguire questo suo onesto desiderio atteso massime, che egli più volte conferisse meco non ad altro fine essersi impiegato intorno a queste lodevoli fatiche, che per dare a lei qualche saggio del suo vivo ingegno, ed acquistarsi in qualche parte la grazia di V[ostra] S[ignoria] Reverendissima la quale (mentre e’ visse) talmente osservò ed ebbe [NP3] in riverenza, che altro non desiderò giammai che vivere e morire in servizio di quella. Ne mi ha distolto, reverendissimo monsignore, da eseguire questa sua volontà, il conoscer’io che nominandosi questa picciola operetta tragedia, non ha in se quegli accesi colori, ne quei perfetti lineamenti rappresentata, che a figura tragica si converrebbono6. Imperoché considerato in effetto che in questa composizione non si trattano ne favole di poeti, ne fortunosi avvenimenti di Re mondani, dalle cui vere istorie per condurre a più lodevol forma un’azione è lecito alcuna volta partirsi, ma che qui si rappresenta il vero ritratto del Martirio di così Santa [NP4] Verginella, e che finalmente qui si deve aver per fine la mera verità dell’historia ad honor dell’Altissimo Iddio, ed ad eterna consolazione di quegli, che continuamente contemplano i Misterij divini, non mi posso arrecare a credere, che si abbi a ritrovare alcuno di sano intelletto, che vogli che quà si ricerchino quelle diritte osservazioni, e quelle limitate regole, le quali lasciate nelle materie profane non piccol biasimo arrecherebbono7 à chi le trascurasse8. Prenda adunque V[ostra] S[ignoria] Reverendissima, e da esso M. Guidobaldo, e da me che eseguisco la sua volontà, il picciol dono che le viene, il qual ancor che non sia corrispondente [NP5] alla grandezza dell’infinito valor suo, si degnerà nondimeno per suo generoso costume accettarlo con quel buon animo, col quale ella sempre ha dimostrato di ricevere la servitù dell’onorata famiglia de’ Mercati, e di me stesso servo V[ostra] S[ignoria] Reverendissima à cui umilmente faccio riverenza con pregarle contento, e lunga vita. Di Firenze il dì primo di marzo 1584,
Di V[ostra] S[ignoria] Reverendissima
Obbligatissimo servitore Piero Ricuperati.