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Préface

Il Nascimento di Venetia poema del Sig. Cesare Cremonino dedicato all’Illustriss. & Eccellentiss. Sig. Lorenzo Giustiniano senatore di Venetia prudentiss. Et general Proveditore al Campo del Friuli.

Piscina, Hieronimo

Éditeur scientifique : Miglierina, Stéphane

Description

Auteur du paratextePiscina, Hieronimo

Auteur de la pièceCremonini, Cesare

Titre de la pièceIl Nascimento di Venetia poema del Sig. Cesare Cremonino dedicato all’Illustriss. & Eccellentiss. Sig. Lorenzo Giustiniano senatore di Venetia prudentiss. Et general Proveditore al Campo del Friuli.

Titre du paratexteLettore

Genre du textePréface

Genre de la piècePoema

Date1617

LangueItalien

ÉditionVenise, Gio. Battista Ciotti, 1617, in 12°. (Lien vers l’édition numérisée bientôt disponible)

Éditeur scientifiqueMiglierina, Stéphane

Nombre de pages2

Adresse sourcehttp://www.braidense.it/rd/01913.pdf

Fichier TEIhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/tei/Cremonini-NascimentoVenezia-Preface.xml

Fichier HTMLhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/html/Cremonini-NascimentoVenezia-Preface.html

Fichier ODThttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/odt/Cremonini-NascimentoVenezia-Preface.odt

Mise à jour2014-04-06

Mots-clés

Mots-clés français

GenrePoésie ; philosophie ; tragédie

SujetNoble ; mythologique

ActionFatum

FinalitéPlaisir

AutreÉléments biographiques de l’auteur

Mots-clés italiens

GenerePoesia ; filosofia ; tragedia

ArgomentoAulico ; mitologico

AzioneFato

FinalitàDiletto

AltriElementi biografici dell’autore

Mots-clés espagnols

GéneroPoesía ; filosofía ; tragedia

TemaNoble ; mitológico

AcciónFatum

FinalidadPlacer

OtrasElementos biográficos del autor

Présentation

Présentation en français

L’adresse au lecteur de la Naissance de Venise met en avant deux caractéristiques de la pensée de Cremonini : d’une part l’omniprésence de sa formation et de ses enseignements aristotéliciens, et d’autre part la référence à Dante, récurrente dans ses écrits. Bien qu’écrit par un tiers, le texte reprend les arguments d’autorité chers à l’auteur de la pièce et défend la supériorité de la poésie face à la philosophie dans une accumulation de références antiques, étayées par une citation de l’Enfer. Elle est suivie d’éléments biographiques concernant Cremonini, sous la forme d’un témoignage à la première personne de Piscina, qui expose des conditions de publication du texte.

Objet de deux éditions la même année1, la pièce se présente comme poema mais l’importance du fatum qui revient de façon récurrente à la fois dans la préface, le prologue, les chœurs et dans le discours des personnages, ainsi que la présence de certains personnages de haute extraction (Ariane en premier lieu) en fait une tragédie mythologique en vers, qui gagne sa fin heureuse par l’agnition finale de Neptune, reconnaissant en l’Égyptien Naulo son fils, futur fondateur de la ville. La naissance de la ville se fait à la faveur d’une tension entre trois éléments ayant bien entendu pour but de magnifier la cité : l’origine noble et mythologique (le mythe d’Ariane et Bacchus), l’origine maritime (le rocher encore nu est peuplé de monstres marins adeptes de Neptune), et l’origine terrestre certes humble (les pêcheurs) mais experte (leurs prouesses techniques). C’est la rencontre de ces trois éléments qui produit les péripéties ponctuant les cinq actes, en particulier le dernier, cité dans la préface, qui se termine sur une bénédiction a priori de la ville, et une vision oraculaire de la grandeur politique de Venise.

Présentation en italien

La dedica al lettore del Nascimento di Venezia mette in luce due caratteristiche del pensiero di Cremonini : da un lato, l’onnipresenza aristotelica nella sua formazione e nei suoi insegnamenti, e dall’altro la ricorrente ripresa di citazioni dantesche nei suoi scritti. Anche se scritto da un terzo, il testo riprende gli argomenti d’autorità cari all’autore del poema, e difende la superiorità della poesia sulla filosofia in un accumulo di riferimenti antichi, arricchito dalla citazione dell’Inferno. La riflessione filosofica viene seguita da elementi biografici su Cremonini, testimonianza alla prima persona, che delineano le condizioni di pubblicazione del testo. ; La pièce, che ha avuto due edizioni lo stesso anno2, si presenta come un poema, ma l’importanza del fato nella prefazione, nel prologo, nei cori, e nel discorso dei personaggi, così come la presenza di alcuni personaggi di alta estrazione (Arianna in primis) ne fa una tragedia mitologica in versi, che, attraverso l’agnizione finale di Nettuno, il quale riconosce nell’egiziano Naulo il proprio figlio – futuro fondatore della città – si chiude su un lieto fine. La nascita della città si accompagna ad una tenzione generata da tre elementi che hanno ovviamente come scopo di glorificare la città : l’origina aulica e mitologica (il mito di Bacco e Arianna), l’origine marittima (lo scoglio ancora arido è popolato da mostri marini seguaci di Nettuno), e l’origine terrestre umile sì (i pescatori) ma esperta (le loro abilità tecniche). Dall’incontro di questi tre elementi nascono gli eventi che costellano i cinque atti, in particolare l’ultimo, citato nella prefazione, che si conclude con una benedizione a priori della città e con la visione oracolare della grandezza politica di Venezia.

Texte

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Lettore

{NP1} Aristotele ha scritto nella sua Poetica, che la poesia è da filosofo3 ; né Euripide, né Sofocle non furono filosofi, né Omero è manco di filosofo, dell’autorità del quale si spesso si vale Aristotele. Ha il medesimo Aristotele poetato, e vive anco qualche suo poema. Fece lo stesso Platone, che compose tragedie, ed Empedocle, e Lucrezio poetarono la loro filosofia, ed affermano Platone ed Aristotele il poetare esser forza d’ingegno, la quale sotto nome di furore divino4 è proposta da Platone. Per il che non è se non da esser più riputato chi essendo buon filosofo è appresso buon poeta ; e se’l filosofare ha resa fama, non la reca minore il poetare ; anzi di ciò disse Dante in persona di Stazio : « Co’l Nome, che più dura, e più honora »5.

Io dunque ho risoluto di far vedere alle stampe il presente poema ; il quale ebbi dall’Eccellentiss. Signore Cesare Cremonino6, tornando dalla Santa Casa di Loreto, mentre apposta per visitarlo passai per Padova già quindici anni, essendomi ritrovato allo studio, benche già fatto dottore di filosofia, e medicina, quando egli vi fu con somme applauso condotto, con {NP 2} la qual occasione presi servitù con S.S. Eccellentiss. c’ho poi sempre con ogni affetto di volonteroso ossequio continuata. Prendilo dalla mia buona volontà, c’ho giudicato poter esser caro al mondo il legger simil componimento così giudiciosamente fatto, e così pellegrino per ogni condizione. E se a prima giunta tu incontri il Fato7, prendilo per causa naturale come il prende Aristotele8, è però se vedi che si dica di lui autorità soprana, l’intendi nel suo grado soggetto alla providenza ; e questo, e simili gli regolerai secondo quello, che troverai nell’ultimo atto9.

All’or la sorte il Fato.

Hieronimo Piscina