IdT – Les idées du théâtre


 

Préface

La Celeste guida ovvero l’arcangelo Raffaello, rappresentazione sacra

Cicognini, Iacopo

Éditeur scientifique : Miglierina, Stéphane

Description

Auteur du paratexteCicognini, Iacopo

Auteur de la pièceCicognini, Iacopo

Titre de la pièceLa Celeste guida ovvero l’arcangelo Raffaello, rappresentazione sacra

Titre du paratexteL’autore a’ i cortesi lettori

Genre du textePréface

Genre de la pièceRappresentazione sacra

Date1625

LangueItalien

ÉditionVenise, Bernardo Giunti, 1625, in-8°

Éditeur scientifiqueMiglierina, Stéphane

Nombre de pages1

Adresse sourcehttp://www.opal.unito.it/psixsite/Teatro%20italiano%20del%20XVI%20e%20XVII%20secolo/Elenco%20opere/image5800.pdf

Fichier TEIhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/tei/Cicognini-CelesteGuida-Preface.xml

Fichier HTMLhttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/html/Cicognini-CelesteGuida-Preface.html

Fichier ODThttp://www.idt.paris-sorbonne.fr/odt/Cicognini-CelesteGuida-Preface.odt

Mise à jour2015-01-28

Mots-clés

Mots-clés français

GenreDrame sacré

SourcesBible

SujetBiblique ; altération du sujet biblique

DramaturgieRespect des règles

TempsUnité

ActionUnité

Personnage(s)Rapport personnages bibliques / personnages de la fable

ScenographieDécor en perspective ; musique ; ballets ; costumes

ReprésentationSuppression possible des chœurs et des ballets

MetadiscoursUtilité de la préface

Mots-clés italiens

GenereSacra rappresentazione

FontiBibbia

ArgomentoBiblico ; alterazione del argomento biblico

DrammaturgiaRispetto delle regole

TempoUnità

AzioneUnità

Personaggio(i)Rapporto personaggi biblici / personaggi del dramma

ScenografiaProspettiva ; musica ; balli ; abiti

RappresentazionePossibilità di levare i cori e balli

MetadiscorsoUtilità della prefazione

Mots-clés espagnols

GéneroDrama sacro

FuentesBiblia

TemaBíblico ; alteración del tema bíblico

DramaturgiaRespeto de las reglas

TiempoUnidad

AcciónUnidad

Personaje(s)Relación persanajes bíblicos / personajes de la fábula

EscenografiaDecorado en perspectiva ; música ; bailes ; trajes

RepresentaciónSupresión posible de los coros y de los bailes

MetadiscursoUtilidad del prefacio

Présentation

Présentation en français

L’éclectique Iacopo Cicognini (Castrocaro, 1577- Florence, 1631)1 alterne, au cours de sa carrière d’auteur et de technicien du théâtre, entre œuvres profanes pour le carnaval, comme sa célèbre Andromeda, rééditée et réadaptée par lui-même à plusieurs reprises, et œuvres religieuses et académiciennes. Ses drames sacrés, parmi lesquels La Celeste guida, créée à Florence en 1624 et publiée un an plus tard à Venise, semblent destinés à la représentation de collèges. Dans le cas du drame de 1624, il s’agit, comme l’indique le frontispice, de la Compagnia dell’Arcangelo Raffaello de Florence2 avec laquelle Cicognini travaille à plusieurs reprises. Le choix du sujet du drame est bien évidemment une référence et un hommage au saint patron de la compagnie, puisque la pièce relate l’épisode de Tobie et de l’archange Raphaël à Ninive.

La préface se présente à la fois comme une justification de la distance qui sépare le drame de la fable biblique (un tel écart n’étant acceptable que pour mieux s’adapter aux règles théâtrales et en ayant à cœur de ne développer que le sort des héros) et une liste de consignes sommaires mais concrètes pour la représentation, témoignant de la connaissance directe de Cicognini des contraintes de l’adaptation d’un texte à différents lieux théâtraux. On y note ainsi la récurrence des thèmes de la clarté, de l’efficacité, de la facilité de la représentation.

Les débats sur la dramaturgie ne sont pas absents et il est particulièrement représentatif des problématiques de l’ensemble de l’œuvre de Cicognini et de son rapport au théâtre espagnol qu’il débute sa préface par l’affirmation forte du respect de l’unité de temps, notion récurrente dans son théâtre. On notera en particulier la réflexion qu’il mène dans la préface de son Trionfo di David (1628), où il remet en question cette règle lors de sa correspondance avec Lope de Vega3.

Présentation en italien

L’eclettico Iacopo Cicognini (Castrocaro, 1577 - Firenze, 1631)4 si cimenta durante la carriera di scrittore e di tecnico di teatro, con opere diverse, siano esse profane per il carnevale, come la sua famosa Andromeda, pubblicata e rielaborata diverse volte da lui stesso, religiose o accademiche. I drammi sacri, tra cui La Celeste guida, messa in scena a Firenze nel 1624 e pubblicata un anno dopo a Venezia, sembrano destinati alla rappresentazione nei collegi. Nel caso del dramma del 1624, si tratta, come segnalato nel frontespizio, della Compagnia dell’Arcangelo Raffaello di Firenze5 con cui Cicognini collaborò più volte. La scelta del soggetto del dramma è ovviamente un riferimento e un omaggio all’angelo padrone della compagnia, poiché la pièce racconta l’episodio di Tobia e dell’arcangelo Raffaele a Ninive. ; La prefazione si presenta sia come una giustificazione della presa di distanza tra la narrazione biblica e la favola del dramma (tale distanza è accettabile solo se permette di adattare meglio il componimento alle regole teatrali e di sviluppare il destino degli eroi), sia come un elenco di istruzioni brevi ma concrete per la rappresentazione. Tale elenco riflette la conoscenza diretta di Cicognini delle restrizioni che l’adattamento di un testo deve subire sulla base dei diversi luoghi teatrali. Si nota quindi la ricorrenza del lessico della chiarezza, dell’efficienza, e della facilità della rappresentazione. ; I dibattiti drammaturgici non mancano, ed è particolarmente rappresentativo delle problematiche dell’insieme dell’opera cicogniniana e del suo rapporto con il teatro spagnolo il fatto che inizi la prefazione con la forte affermazione del rispetto dell’unità tempo, concetto ricorrente nel suo teatro. È da notare in particolare la riflessione che sviluppa nella prefazione al suo Trionfo di David (1628), dove mette in questione tale regola nel carteggio con Lope de Vega6.

Texte

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L’autore a’ i cortesi lettori

{A2v} Non si dovendo rappresentare azione che passi il giro delle ventiquattro ore, e conoscendo io che il solo ritorno di Tobbia7 con il risanamento del suo vecchio padre, non ricercava avvenimenti che fossero bastanti ad introdurre in una Rappresentazione di cinque atti multiplicità di personaggi operanti, varietà di balli8, e di gustosi ed impensati accidenti, perciò bisognò valersi dell’inventione. Ma acciò l’Historia sacra resti sempre intatta, riconoscete, o giudiziosi lettori, per quello che si aspetta alla purità del vero, il solo risanamento di Tobbia, e le parole dell’Arc[angelo] Raffaello avanti al suo sparire, che però a maggior intelligenza e cautela si è contrassegnato quanto si è cavato del soggetto dell’historia di Tobbia con carattere più formato, il resto ricevete come introdotto acciò le scene camminino negoziative, ma però con quelle regole, che vi può dimostrare il riguardo a[v]uto d’innalzare solamente Sarra ed il Consorte, che sono gli eroi, e soggetto dell’azione principale, senza conclusione d’altro parentado, per le ragioni a voi come intelligenti, molto ben note.

Questi balli, e cori musicali apparenti si possono facilmente levare, in evento, che tornasse difficile il rappresentarli ove fosse scarsità di chi operasse, il che si rimette al giudizio di persona pratica, che ne avesse la cura.

Devono questi personaggi introdotti vestire all’antica. I vecchi, è di gravità alla lunga ; i giovani con ricchissime giubbe a mezza gamba ; i servi e simili con palandrane, e tutti con proporzionati berrettoni in capo di bella forma, e di nobil materia.

In faccia della prospettiva deve apparire la porta della città, con l’antiforo, che rappresenti campagna, il tutto mi è parso di mettere in considerazione per maggior chiarezza, e facilità dell’opera, e vivete felici.